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Com’era la vita in un castello medievale? Altre esperienze

Il progetto ha portato gli alunni di primaria a scoprire com’era la vita in un castello durante il Medioevo. Nel corso delle attività i bambini sono stati divisi in vari gruppi, ciascuno dei quali ha rappresentato i sistemi sociali di quell’epoca: monaci, re, cavalieri, nobiltà, contadini. Gli studenti hanno anche lavorato su argomenti specifici come cibo, musica e arti medievali e hanno poi condiviso tutte le informazioni apprese con i partner. Gli alunni hanno lavorato in cooperazione tra pari, sulla base degli stessi obiettivi pianificati. Il progetto ha contribuito a promuovere l’uso delle TIC nella classe di inglese per favorire la motivazione degli studenti e creare attività didattiche innovative e molto coinvolgenti. L’approccio multidisciplinare delle attività ha permesso inoltre alle docenti di toccare anche altre aree oltre alla lingua straniera utilizzata negli scambi con i partner (TIC, storia, musica, arte, studi sociali).

 


Titolo progetto
Life in a Castle: the Middle Ages

Docente
Maria Rosaria Rogato

Scuola
Istituto Comprensivo “M. Hack” di Colleferro (Roma)

Scuole partner
Ecole primaire privée Saint Paul, Cesson, Francia

Escola Annexa Joan Puigbert, Girona, Spagna

Anno scolastico
2018/2019

Principali materie
Inglese, Arte, Italiano, Tecnologia, Storia, Musica

Lingua di scambio
Inglese

Età degli alunni / Numero degli alunni coinvolti
9/10 anni / 20 alunni



Lavoro da circa 10 anni sulla piattaforma eTwinning e devo dire che i progetti attivati hanno avuto un impatto molto positivo sugli alunni e sulla mia didattica.  Con eTwinning cerco sempre di pianificare le attività in classe con il fine di sviluppare abilità che non siano solo disciplinari, allo scopo di attivare un apprendimento basato sui progetti, con attenzione verso gli obiettivi, le attività e i risultati del lavoro in classe. Nel corso di questi anni, grazie ad eTwinning ho arricchito soprattutto le mie conoscenze informatiche relative all’utilizzo di tool specifici che conducono gli alunni verso un tipo di apprendimento ludico, estremamente efficace in termini di coinvolgimento dei ragazzi, sia nella mia classe che con i partner europei. Il gruppo di alunni interessato a questo progetto è una classe quarta, già attiva in numerosi progetti eTwinning a partire dal primo anno di ingresso nella scuola primaria.

Maria Rosaria Rogato, Istituto Comprensivo “M. Hack” di Colleferro (Roma)

 


  • Obiettivi e Attività

Gli studenti hanno iniziato le attività pianificate facendo presentazioni di sé stessi, delle loro famiglie, della scuola, degli hobby e dei rispettivi paesi. Successivamente, si sono conosciuti attraverso diverse attività svolte in gruppi internazionali con le classi partner. Ciascun gruppo ha scelto un nome, un logo e uno stemma, in rappresentanza di un gruppo sociale dell’epoca medievale (re, cavalieri, nobiltà, monaci, contadini …). Nel contempo sono state fatte delle ricerche su diversi argomenti relativi a quell’epoca (cibo, musica, arte …).

In particolare, con i partner c’è stata un’intensa attività di collaborazione mirata alla realizzazione di questi prodotti:

  • La creazione dei 12 loghi collaborativi realizzati dagli alunni dei gruppi misti
  • La votazione del logo
  • La compilazione del meetingwords e degli e-book
  • La compilazione dei dodici ebook
  • Il gioco online del who is who

I ragazzi hanno interagito tramite videoconferenze e lavorato in modo cooperativo utilizzando gli strumenti dell’area di lavoro TwinSpace.

I lavori ed i contenuti dei vari gruppi sono stati raccolti in un e-Book collaborativo.

In fase di pianificazione gli insegnanti hanno creato un gruppo WhatsApp per comunicare più velocemente, le attività di progetto sono state organizzate anche tramite videoconferenze e documenti condivisi su Google Drive con la descrizione del progetto per raccogliere obiettivi e idee.

Le attività di questo progetto sono state parte integrante del curricolo scolastico, hanno promosso numerosi collegamenti multidisciplinari che nel complesso hanno favorito lo sviluppo di competenze trasversali relative all’educazione alla cittadinanza attiva.


  • Tools utilizzati

Questo progetto ha senz’altro consentito ai giovani alunni di prendere confidenza con un’ampia scelta di strumentazioni informatiche e di tool didattici ma al tempo stesso divertenti. Tutti i bambini sono stati registrati sulla piattaforma e alcuni di essi, a casa, hanno effettuato l’accesso alla piattaforma. La creazione di un profilo personale è stata occasione per insegnare ai bambini come si accede in un ambiente informatico e ci ha fornito numerosi spunti di conversazione per far capir loro l’importanza del mantenere riservate le credenziali nel rispetto della sicurezza online.

I bambini hanno giocato con molti tool come:

  • Tricider per la votazione del Logo;
  • Kahoot! e Quizlet per giocare con i quiz relativi al castello e memorizzare il lessico relativo ad esso;
  • Meetingwords per registrare le domande necessarie alla compilazione degli eBook;
  • Padlet per condividere risposte a quesiti dati;
  • Flippity, Codemonji per rispondere ad indovinelli;
  • LearningApps e per la creazione di giochi di allenamento sul lessico;
  • Jigsaw Puzzle per la ricerca di indizi necessari alla soluzione del codice segreto;
  • Storyjumper per la scrittura collettiva degli ebook collaborativi;
  • Answergarden per la valutazione del progetto da parte degli alunni.

 


  • Metodologia didattica

Definirei questo progetto come uno dei progetti più innovativi a cui io abbia mai partecipato. Per tutta la durata dell’anno scolastico gli alunni hanno lavorato divisi in micro gruppi, sarebbe meglio dire in coppie che poi andavano ad inserirsi in un gruppo ben più ampio che era quello internazionale del quale essi facevano parte. I bambini hanno svolto le loro ricerche secondo la metodologia della Flipped classroom: a casa hanno ricercato materiale per l’argomento specifico da studiare e poi a scuola hanno analizzato i documenti alla ricerca delle informazioni specifiche di cui avevano bisogno per la compilazione degli ebook da completare in collaborazione con gli studenti delle altre scuole. Il loro lavoro si è praticamente fuso con quello degli altri alunni, nella realizzazione e votazione del logo del progetto, nella scrittura degli ebook, e nel corso degli avvincenti incontri live durante i quali hanno risposto alle domande che gli alunni ponevano sul proprio paese, e si sono sfidati nel “Who is who game”. Il progetto mi è servito per stimolare i giovani alunni all’utilizzo consapevole delle metodologie innovative e per metterli in guardia sui rischi di un uso scorretto di esse.

 


  • Risultati

Il progetto ha avuto una ricaduta positiva sui giovani alunni in quanto ha contribuito a potenziare le abilità comunicative degli alunni e a sviluppare le competenze trasversali e le competenze degli alunni in ordine alla comunicazione. A testimonianza di quanto appena affermato, sul sito della scuola è stata pubblicata una relazione scritta dai ragazzi e che poi è stata il canovaccio per la nostra giornata di rendicontazione della progettazione etwinning per poter rendere partecipi i genitori delle fasi dell’intero percorso progettuale. La vittoria dei Quality label e del Premio Nazionale Qualità hanno dato molta visibilità all’istituto che ne ha diffuso la notizia tramite il sito e la pagina Facebook. Il progetto è stato inoltre presentato presso l’Università Roma 3 il 19 dicembre 2019 durante la seconda giornata formativa per i Dirigenti Scolastici delle scuole del Lazio  sulle opportunità di cooperazione europea per le scuole: Erasmus Plus ed eTwinning e durante gli open day dell’istituto.


  • Competenze sviluppate dagli alunni

    Comunicazione nella madrelingua
    Comunicazione nelle lingue straniere
    Competenza digitale
    Imparare a imparare
    Competenze sociali e civiche
    Spirito di iniziativa e imprenditorialità
    Consapevolezza ed espressione culturale