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Collaborare in DaD per capire meglio l’impatto della pandemia Altre esperienze

Il progetto è stato creato e realizzato interamente online durante il primo lockdown del marzo 2020, con lo scopo di rendere più coinvolgente la DaD e di permettere a i ragazzi dei quattro paesi coinvolti di confrontarsi in gruppi misti sull’impatto che questo inaspettato evento stava avendo sui rispettivi paesi, scuole, famiglie.  Attraverso il forum del progetto sono stati quindi formati dieci gruppi internazionali che hanno lavorato alla creazione di videogiornali sulla situazione COVID-19 e di e-book dedicati ad immaginare come sarà il mondo nel 2050. Il progetto si è concluso con la costruzione di una capsula del tempo digitale, con ricordi di questi giorni e messaggi alle future generazioni. Un esempio di come la collaborazione possa rappresentare una risorsa fondamentale nelle difficoltà. Il progetto ha vinto il Premio nazionale eTwinning 2020.


Titolo progetto
LOST & FOUND IN P@NDEMIA

Docente
Cinzia Cotti

Scuola
Liceo “Giulia Molino Colombini” di Piacenza

Scuole partner
Obchodní akademie Prostějov, Prostějov (Repubblica Ceca)

Collège-lycée La Mennais, Papeete, Tahiti (Francia)

Lycée Professionnel Charles Alliès, Pézenas (Francia)

Anno scolastico
2019/2020

Principali materie
Sociologia - Psicologia - Lingua inglese - Statistica - Arte

Lingua di scambio
Inglese

Età degli alunni / Numero degli alunni coinvolti
16-17



Conoscere eTwinning ha cambiato il mio modo di fare scuola: le mie lezioni sono molto più interattive, seguo con regolarità corsi di aggiornamento sia in italiano che in inglese, integro  diversi strumenti digitali nella mia didattica. Lavorare con partner di altri paesi è per me un forte stimolo ad innovare e a rendere più europeo il mio insegnamento. Vedere gli studenti che lavorano in team con i loro partner degli altri paesi è davvero sorprendente: organizzano videochat comunicando in inglese, si suddividono il lavoro, realizzano video e prodotti multimediali, è un modo interessante e coinvolgente per sviluppare le competenze richieste dal ventunesimo secolo. Quando i colleghi sentono parlare di eTwinning inizialmente sono diffidenti: chissà quanto tempo ci vuole, siamo già sommersi dalle cose da fare, resterai sicuramente indietro con la programmazione. Poi però arrivano i risultati: i ragazzi imparano, sono motivati, lavorano divertendosi, anche durante il lockdown e in didattica a distanza. Allora a qualcuno viene voglia di provare“.

Cinzia Cotti, Liceo “G. M. Colombini” di Piacenza

 


  • Obiettivi e Attività

OBIETTIVI
Stiamo vivendo un momento storico per l’umanità, vogliamo inviare un messaggio dagli adolescenti del 2020 agli adolescenti del futuro, per ricordare e imparare dal presente e dal passato.
Alla luce di questa premessa gli obiettivi principali del progetto sono stati:

1. Capire come sono il virus e il blocco che stiamo vivendo impatto sulle nostre vite;
2. Confrontare la diversa situazione di Piacenza (dove tutto è iniziato in Italia), Prostějov (Repubblica Ceca), Papetee (Tahiti), Pezenas (Francia) dove è arrivata dopo;
3. Praticare la lingua inglese;
4. Sperimentare lo smart working;
5. Creare peer-team internazionali che lavorano online;
6. Mantenere alto il nostro spirito durante questi tempi difficili.

 

PROCEDURA DI LAVORO

1. Incontro di benvenuto, presentazione del progetto e icebreaking (utilizzando Google Hangouts e Meet);
2. Creazione di piccoli peer-team di studenti per il lavoro online (utilizzando Google Hangouts e WhatsApp);
3. Confronto della situazione a Piacenza, Prostějov, Papetee e Pezenas, durante il quale i gruppi risponderanno alla domanda “In che modo la pandemia, la quarantena e il blocco avranno un impatto sulle nostre vite?”
Ogni gruppo ha creato un breve video di notizie e si concentra sull’importanza della solidarietà;
4. Ogni gruppo ha creato una storia, raccontando come secondo loro sarà il mondo nel 2050. Questo elaborato è stato inserito in una pagina del TwinSpace chiamata”capsula del tempo digitale”, insieme a risorse e messaggi per le prossime generazioni;
5. 
Il prodotto finale è stato una “capsula del tempo digitale”, dove gli studenti raccoglieranno foto, video, diari per raccontare l’emergenza COVID-19 ai loro coetanei che vivono nel futuro.

 

Il punto di forza del progetto è stato l’essere realizzato totalmente online, insieme ai ragazzi attraverso una lezione a distanza durante il lockdown della primavera 2020 e portato a termine senza che fosse possibile incontrarsi in presenza.

Gli insegnanti hanno organizzato il lavoro attraverso chat o riunioni online settimanalmente per pianificare e coordinare le attività, utilizzando whatsapp e Google Meet.

Goolge Meet, potenziato nel periodo iniziale della pandemia,  è stata la piattaforma che ha permesso di comunicare in modo semplice ed efficace, accanto a WhatsApp per i prof e Instagram per i ragazzi.

Dopo la fase iniziale di conoscenza reciproca i docenti hanno lavorato dividendo i ragazzi in dieci Team internazionali, all’interno di ciascuno dei quali è stato scelto da loro un leader che si occupava del collegamento con i docenti e all’interno dei team. Ogni team ha prodotto in autonomia un video ed un libro digitale, il primo per raccontare come stavano vivendo i giorni del confinamento, il secondo per immaginare il futuro post-COVID trent’anni dopo.

I quattro docenti (Italia, Repubblica Ceca, Tahiti e Francia) si sono incontrati online circa una volta alla settimana, sempre la mattina presto o la sera per questioni di fuso orario, per il resto comunicavamo attraverso i messaggi o servendoci di documenti condivisi.


  • Tools utilizzati

Questi i principali tools online utilizzati nelel attività con gli alunni:

    • Kahhoot: utilizzato durante i meeting “plenari”  online con più di cento ragazzi connessi per farli interagire divertendosi
    • Google slides: per presentare le attività ma anche nell’attività iniziale di costruzione dell’annuario del progetto
    • YouTube: per la condivisione dei video
    • Bookcreator.com: per la relizazione degli ebook
    • Google moduli: per la ricerca sociale e per la realizzazione dei questionari di gradimento

  • Metodologia didattica

La metodologia utilizzata prevalentemente  è stata il lavoro in team “peer to peer”,

I ragazzi hanno lavorato autonomamente in dieci gruppo internazionali, organizzandosi tra di loro sia per quanto riguardava i tempi, sia per le modalità e in parte gli strumenti da utilizzare. Per ogni gruppo era previsto un team leader che faceva da tramite tra il gruppo e gli insegnanti, i team leader venivano scelti dal gruppo stesso e vi erano rappresentanti di tutti i paesi coinvolti.

Nel progetto è stata parzialmente utilizzata anche la metodologia CLIL, fornendo il lessico per parlare della pandemia COVID e fornendo informazioni sulle differenti zone orarie dei vari partner.


  • Curiosità e aneddoti

Ho apprezzato la capacità dei ragazzi di superare i problemi. Una delle attività prevedeva la costruzione di un videogiornale con i contributi di tutti le scuole coinvolte, alla scadenza una delle scuole non aveva inviato il materiale, allora i ragazzi invece di lasciare il lavoro incompiuto hanno avuto questa idea: la conduttrice del videogiornale ha simulato una difficoltà di connessione (come talvolta avviene veramente) dicendo che l’inviato di quel paese non riusciva a prendere la linea.


  • Risultati

Il progetto ha avuto una buona ricaduta sulla scuola, poiché ha fornito un esempio di come anche la didattica a distanza possa essere coinvolgente ed efficace. Lontani dal subire passivamente le lezioni, i ragazzi hanno progettato e realizzato attività in comune a piccoli gruppi, sia nella classe che con i compagni delle scuole partner.

I colleghi della scuola hanno mostrato interesse, anche a seguito del Premio Nazionale, soprattutto rispetto all’uso dei tools utilizzati per la realizzazione dei prodotti multimediali, che abbiamo condiviso durante una breve formazione interna.

I genitori hanno espresso pareri positivi, sia durante gli abituali colloqui, sia attraverso un questionario online. Alcuni di loro, essendo in smart-working hanno potuto verificare il coinvolgimento e l’entusiasmo dei figli. Hanno partecipato alla disseminazione del progetto, fatta mediante un evento online organizzato tramite  eTwinning live, anche un discreto numero eTwinners di diversi paesi, incuriositi soprattutto dal lavoro svolto dagli studenti nei team internazionali.


  • Competenze sviluppate dagli alunni

    Queste le competenze principali sviluppate dai ragazzi grazie al progetto:

    • Imparare ad imparare: gli studenti sono riusciti a scoprire che anche a distanza (e a molta distanza) si può continuare ad apprendere, in modo nuovo, interessante e attivo;
    • Competenze sociali: gli studenti hanno lavorato in team internazionali, superando le barriere linguistiche attraverso l’uso dell’Inglese;
    • Spirito d’iniziativa e imprenditorialità: i team hanno lavorato in modo indipendente organizzandosi autonomamente,  sono riusciti a collaborare andando oltre le differenze culturali e di fuso orario, sono riusciti a produrre video e libri digitali di discreta qualità;
    • Comunicazione in lingua straniera: gli studenti hanno collaborato con i partner utilizzando l’inglese come lingua veicolare in un contesto reale di scambio, orientato alla risoluzione di problemi in team.

Tutto questo in DAD, durante il lockdown, dimostrando di possedere le competenze necessarie ad essere a pieno titolo cittadini del ventunesimo secolo.


  • Riconoscimenti

Riconoscimento nazionale di Tahiti
Quality label eTwinning nazionale Italia e Francia
Quality label eTwinning europeo
Premio nazionale eTwinning 2020


  • Materiali multimediali (foto/video/presentazioni)

 

 



 

Esempio di e-book collaborativo